Un ruolo da leader per il cambiamento
Reinventare, non ricostruire
Il messaggio è forte e chiaro, e arriva da più fronti: c’è un mondo da ripensare. Ce lo dicono voci molto diverse, ma eccezionalmente concordi. Lo afferma Larry Finch, nella sua annuale lettera ai CEO. Egli sottolinea come la pandemia abbia provocato un’immensa crisi esistenziale che richiede su tutti i fronti – sanitari, economici o ambientali – una risposta globale. Lo evidenzia anche l’accademico Mauro Magatti che in un recente editoriale esorta a non impegnarci a ricostruire il nostro mondo ma a reinventarlo. Ci troviamo dunque in un momento di forte discontinuità, che può rappresentare un’opportunità importante per le imprese e le persone che le popolano. Innovazione, sostenibilità e cura sembrano essere alcune dei pilastri di questa rinascita. Parole chiave che mettono in primo piano i molteplici ruoli nelle organizzazioni chiamati a intessere relazioni, tra i quali gli HR Business Partner.
HR Business Partner: da “Broker di informazioni” a “facilitatore di relazioni”
L’HR Business Partner ha oggi la possibilità di interpretare il proprio ruolo in modo inedito, imprimendo un cambiamento radicale nelle organizzazioni. Questo ruolo ha finora rappresentato un punto di congiunzione e allineamento tra le unità operative e l’HR, tra l’azienda e le sue risorse. Ora però può assumere una connotazione diversa alla luce delle nuove sfide, passando da “broker di informazioni” a “facilitatore di relazioni”. Dal momento che, al rientro, diventerà strutturale un’alternanza di lavoro in presenza e distanza, disporre di ruoli dedicati a sostenere relazioni rappresenterà una risorsa cruciale. Mettere al centro del proprio ruolo la relazione con le persone richiede però un allenamento, in grado di potenziare competenze lasciate finora spesso sullo sfondo.
Un nuovo Mindset
Ogni cambiamento richiede un mindset appropriato. Per fronteggiare lo scenario che si delinea, l’effort trasformativo degli HR BP si esplicita nella cura delle persone. Che significa anche cura dei progetti e dei risultati che vogliono raggiungere per creare valore condiviso. Coltivare una figura che diventi interprete di questo cambiamento richiede un intervento polifonico. Anzitutto, richiede di acquisire un linguaggio che dia cittadinanza a parole come coraggio, prossimità, resilienza. Coraggio di intessere un dialogo con le risorse, che sappia recuperare anche a distanza l’interezza della persona. Prossimità ovvero capacità di far sentire le persone vicine tra loro e all’organizzazione promuovendo spazi di lavoro identitari. E, infine, resilienza ovvero capacità di affrontare il presente senza alienare la propria identità e aiutare gli altri ad adattarsi al cambiamento. Ed è il dialogo intrapreso con imprese diverse che suggerisce come questo sia un cambio di passo importante per affrontare il nuovo che avanza.
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