Chiunque ricopra il ruolo di people manager si è confrontato, nel corso degli ultimi anni, con la necessità di ridisegnare la propria visione di guida del team ed il proprio approccio alla relazione con le persone che lo compongono.

Una trasformazione, tutt’ora in corso, in risposta alla consapevolezza ormai diffusa dell’impatto positivo che stili di leadership sostenibili hanno sull’esperienza di lavoro e sull’engagement delle persone.

Per il people manager significa abbandonare vecchi approcci basati sul «comando e controllo» ed accettare la sfida di intraprendere una nuova strada manageriale indirizzata allo sviluppo, motivazione e potenziamento del team e dei suoi componenti ed in grado di promuovere ambienti di lavoro che generino benessere per le persone che lo abitano.

Il percorso si propone di offrire ai partecipanti l’opportunità di esplorare le ragioni alla base della necessità di ripensare le relazioni con il team ed i suoi componenti ed allenare comportamenti ed approcci relazionali coerenti con uno stile manageriale sostenibile.

Momenti dedicati all’inquadramento teorico ed attività esperienziali creeranno le condizioni per:

• Approfondire le sfide più rilevanti legate alla trasformazione del ruolo
• Individuare le dimensioni e modalità di relazione da presidiare per uno stile di leadership sostenibile
• Acquisire pratiche e strumenti gestionali human-centered che permettano di creare maggiore engagement e performance del team
• Ricevere supporto e coaching individuale nella identificazione ed implementazione di azioni concrete volte a trasferire nel proprio contesto di riferimento i contenuti del programma.

Destinatari ideali del corso sono manager, appartenenti a piccole / medie imprese, alla ricerca di strumenti ed approcci di base (teorici e pratici) per ridisegnare le relazioni con il proprio team nell’ottica della gestione sostenibile delle persone.

Il programma si sviluppa in 3 moduli su un arco di circa 3 mesi.

1) La sfida della fiducia negli altri: da micro-manager a macro-manager

Per un manager realmente interessato a sviluppare il proprio team verso performance elevate non c’è altra strada che dimostrare fiducia in ciò che le persone possono realizzare.

Ma cosa condiziona la nostra fiducia negli altri? E quali fattori influenzano la convinzione che le persone hanno di potercela fare? Riconoscere e gestire gli ostacoli alla fiducia è il punto di partenza per mettere in campo pratiche ed approcci manageriali volti a creare ambienti di lavoro sostenibili, in grado di liberare il potenziale del team e di promuovere responsabilità individuale.

1° INCONTRO

• Micro-manager e macro-manager: 2 stili a confronto
• Il potere dell’empowerment: impatto su motivazione ed engagement
• La fiducia negli altri in azione: imparare a delegare

2° INCONTRO

• Alimentare il self-empowerment e la responsabilità individuale
• Creare ambienti psicologicamente sicuri
• La fiducia negli altri in azione: il feedback a supporto della performance

2) La sfida dell’inclusione: il manager che valorizza le differenze

Le persone che compongono un team sono diverse in molti modi ma tutte le diversità che le contraddistinguono portano con sé un ampio ventaglio di opportunità di crescita per l’organizzazione.

Per un manager è quindi fondamentale imparare a leggere e valorizzare l’unicità del contributo che ognuno può fornire, favorire le condizioni che permettano alle singole persone di esprimersi al meglio ed eliminare i fattori che ostacolano la creazione di contesti di lavoro inclusivi.

1° INCONTRO

• Le diversità come risorsa
• Gli ostacoli all’inclusione
• Riconoscere le caratteristiche di una cultura organizzativa inclusiva
• L’inclusione in azione: favorire la collaborazione attraverso la valorizzazione dei diversi punti di vista nel team

2° INCONTRO

• Competenze e strategie a vantaggio del manager inclusivo
• Gestire la performance del team riconoscendo bisogni ed aspettative diversi
• L’inclusione in azione: costruire leve differenziate per motivare i componenti del team

3) La sfida delle emozioni: il manager empatico

Come possiamo gestire la nostra energia e quella del team se non siamo consapevoli delle nostre ed altrui emozioni? E’ come essere alla guida di un’automobile di cui non sappiamo leggere nessuna spia.

L’intelligenza emotiva e l’empatia sono competenze fondamentali per un manager perché aiutano a comprendere l’impatto degli stati emotivi sui comportamenti e sulle performance, fornendo strumenti per identificare modalità di costruzione di relazioni interpersonali positive.

1° INCONTRO

• Il potere delle emozioni: perché allenare l’intelligenza emotiva
• Riconoscere le emozioni
• Auto-consapevolezza e auto-regolazione emotiva
• Le emozioni in azione: gestire le proprie emozioni «difficili»

2° INCONTRO

• Disegnare i contorni del manager empatico
• Comunicare empaticamente
• Le emozioni in azione: praticare l’ascolto attivo

• 21 ore di formazione online (6 incontri di 3,5 ore ognuno)
• 3 attività di auto-osservazione
• 6 sessioni di lavori di gruppo
• 3 sessioni di coaching individuale online (1 ora per sessione)
• Library e materiali di approfondimento per ogni modulo